Uscito il 28 settembre del 1973, Selling England By The Pound è il quinto album degli inglesi Genesis. Considerato da molti fan uno dei loro migliori lavori gli otto brani che lo compongono costituiscono uno dei capisaldi della musica moderna, sia dal punto di vista compositivo, risultando perfettamente in equilibrio tra il prog più puro delle precedenti prove in studio e l’anima più pop che si sarebbe delineata meglio – o peggio a secondo dei punti di vista – nelle ultime esperienze della band sotto la guida di Phil Collins. Un lavoro importante è riscontrabile anche nei testi densi di riferimenti alla storia Inglese e giochi di parole che pochi sono in grado di comprendere. All’epoca di Selling England by the Pound i Genesis erano saldamente governati da Peter Gabriel, che portò le atmosfere baroccheggianti e raffinate che contraddistinguevano le composizioni della band a raggiungere un livello altissimo. E' Dancing with the moonlight knight ad aprire il sipario. La voce di Gabriel è mistica, accompagnata dalla dolce chitarra di Hackett e dalle tastiere di Banks, ma l’atmosfera cambia con l’entrata in scena della batteria di Phil Collins: il ritmo si fa incalzante e veloce. Il pianoforte introduce Firth of Fifth la terza traccia dell’album, sintesi di perfezione ed emozione nello stesso tempo. Proprio qui il gruppo britannico dà il meglio: gli assoli di flauto prima e chitarra poi rimarranno nella storia della musica. Si prosegue nell’ascolto e non si può rimanere indifferenti ai 12 minuti di The Battle Of Epping Forest: qui l’istrionismo di Gabriel è ben presente. Si giunge infine all’altro grande capolavoro nel capolavoro,The Cinema Show,dove si registra la raffinatezza dell’arpeggio iniziale e l’irruenza della batteria di Collins, il tutto condito alla grande dalle tastiere di Banks. Con Aisle of Pently, melodia che ci riconduce all’inizio del disco, si chiude una grande opera targata Genesis e Peter Gabriel.
Curiosità
Nell’edizione italiana originale erano presenti le traduzioni dei testi di Armando Gallo. Questa edizione dell'album è molto ricercata dai collezionisti;
L' immagine di copertina del disco è un dipinto della pittrice inglese Betty Swanwick intitolato The Dream al quale Gabriel si ispirò per il testo di I Know What I Like, come riportato sulle note del disco. Su richiesta del gruppo, l'autrice aggiunse all'illustrazione originale un tosaerba di fine '800, che richiamava un verso della canzone (Io? Io sono solo una falciatrice / mi riconosci da come cammino);
Nei concerti dal vivo, Peter Gabriel era solito introdurre e chiudere il brano I Know What I Like mimando proprio un giardiniere che aziona una falciatrice (in quel caso un più moderno tosaerba a motore, il cui rumore assordante è anche imitato dagli strumenti in apertura e chiusura della canzone) immagine che voleva simboleggiare l'ossessione dell'inglese medio per l'apparenza, a partire dall'erba del giardino di casa;
Il titolo Selling England By The Pound (che in italiano si può rendere "vendesi Inghilterra un tanto al chilo") è un verso del brano di apertura Dancing With The Moonlit Knight. Peter Gabriel autore del testo, lo trasse da un manifesto del Partito Laburista inglese, che con tale espressione denunciava la "svendita" del Paese a meri interessi finanziari ed economici;
Il testo di I Know What I Like (In Your Wardrobe) parla di un ragazzo nullafacente che deve trovare un lavoro. Durante le registrazioni di questa canzone iniziarono i primi attriti tra Banks e Gabriel. Quest'ultimo cercò di sovrapporre il suono di un'altra tastiera a quelle già esistenti. Quando Banks se ne accorse reagì in maniera stizzita, ribadendo che l'unico tastierista della band era lui, invitando Peter a cantare e comporre;
Il brano Firth of Fifth fu concepito fin dai tempi della Charterhouse School per solo pianoforte da Tony Banks. Il testo venne steso, a partire da un'idea di Peter Gabriel solo nelle ultime fasi della lavorazione del brano da Mike Rutherford e dallo stesso Banks. Più tardi Banks affermò che quello di Firth of Fifth fu uno dei peggiori testi nei quali è stato coinvolto;
Salvo poche date del tour, dal vivo Firth of Fifth veniva eseguito senza l'introduzione al piano, in quanto Tony Banks pensava che il pianoforte elettrico che usava sul palco non rendesse giustizia al brano, in quanto mancante di dinamica. È cosa nota, poi, che lo stesso Banks alcune volte sbagliò completamente l'intro. Perciò non volle più eseguire dal vivo quella che rimane fra le più affascinanti composizioni al pianoforte;
Il titolo della canzone Firth Of Fifth è pressoché intraducibile, poiché si tratta di un gioco di parole. Firth of Forth è infatti la denominazione con cui viene comunemente indicato l'estuario del fiume scozzese Forth. L'assonanza tra "Forth" (il nome del fiume) e "fourth" ("quarto") diedero origine al titolo sostituendo "fourth" con "fifth" (in inglese: "quinto").